Il mestiere del barbiere

Per fortuna ci sono loro. Per fortuna hanno tanta passione e tanta energia. Per fortuna molti artigiani esistono ancora, in barba alla crisi e alle nuove tendenze. Esatto, in barba a tutto. Soprattutto in barba alle nostre barbe. Sto parlando dei barbieri e nello specifico parlo di Enzo, parrucchiere che lavora in una bottega storica di Milano.
Siamo in via Ponte Seveso 26. Ci sarò passato mille volte davanti alla sua vetrina e ogni volta mi incuriosivo. Non una semplice vetrina, bensì un’esposizione di oggetti storici, appartenenti ad un’epoca lontana.
Quello che subito ti colpisce è la foto in bianco e nero. Quelle foto bellissime che parlano di un mondo lontano, quello degli anni ’50 e ’60. In questa fotografia sono ritratti i barbieri che hanno lavorato qui, che hanno tagliato, rasato, pettinato molti milanesi. Mi piace pensare alla Milano di quegli anni, così diversa, particolare, ricca e vivace. Quella Milano dei migranti del sud, dove c’era un certo benessere, dove nascevano locali, mode, stili. La Milano che si è fatta rispettare per tanto e tanto tempo e che è diventata pian piano l’icona del Made in Italy. Lo stesso Enzo è un’icona. Per due motivi principali: conosce tutti i trucchi di una barba ben fatta e soprattutto conosce pagine e pagine di storia del suo campo. Provate a domandare il nome specifico di quella lama o di quella spazzola. Lui saprà rispondervi. Per me è stato un’enorme piacere ascoltarlo. Mille aneddoti che ti coinvolgono e ti fanno capire quanta bravura ci sia dietro ad una rasatura. Il panno caldo prima della barba, il panno caldo dopo la barba. La crema specifica, il pelo e il contropelo. Sembra facile, ma chi è artigiano della propria vita lo sa. È tutta una questione di tatto. Di gentilezza e di cortesia anche nei miei confronti che sono entrato in questo fatato mondo della parruccheria.
E io, che amo i brand storici, non ho potuto non fotografare il packaging della Wilkinson anni ’50, con quella lama così particolare e la coramella, utile strumento di cuoio concepito per affilare e pulire la lama. E come non parlare del dopobarba Floid? Vi consiglio di farci un salto, ne uscirete con un bagaglio culturale bello tosto e importante.

Grazie per la lettura, al prossimo articolo.

Massimo Demelas

http://www.massimodemelas.wordpress.com

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